Nasce
generalmente come esito dell'invio del CV, ma può anche succedere
che un conoscente ci segnali o ci inviti ad un colloquio, a prescindere
dall'invio di un curriculum (in tal caso sarà comunque importante
portare il CV con sé).
I metodi di selezione del personale sono numerosi, anche se quelli generalmente
utilizzati sono ormai standardizzati.
Cerchiamo ora di chiarire la funzione e i criteri
di questo strumento di selezione e di dare alcuni consigli generali.
preparate il colloquio nei
particolari
chi si presenta al suo primo colloquio con un atteggiamento del tipo:
"Vedrò un pò quello che mi propongono e poi deciderò"
(un pò come ho fatto io inizialmente!), molto probabilmente vivrà
un'esperienza umiliante, e dovrà rammaricarsi di non essersi preparato
per rispondere a domande o reagire a situazioni ovvie in sede di colloquio.
raccogliete informazioni
la prima esigenza è capire chi è il nostro interlocutore. Che
azienda è, qual è il suo stile, quali i prodotti e le
strutture; chi è la persona che abbiamo davanti (un giovane
selezionatore, il direttore del personale o, come accade nelle piccole aziende,
la persona che sarà poi il nostro capo).
ascoltate l'interlocutore
qualsiasi persona vi troviate davanti.
cercate di lascaire una positiva "prima
impressione"
è importante non arrivare in ritardo, magari discinti e trafelati,
accampando poi scuse banali...prendetevi i tempi necessari. Altrettanto
importante è la prima fase del colloquio, che potremmo chiamare
preliminare (quei primi due o tre minuti di "riscaldamento" durante
i quali il selezionatore forma inevitabilmente il suo pregiudizio).
In motli casi è consigliabile abito e cravatta o comunque un abbigliamento
ordinato.
presentatevi
rispondete a tono in modo
puntuale
vi verranno fate molte domande, dovrete rispondere in modo chiaro e conciso,
evidentemente non si tratta di improvvisare, ma di averle previste in
anticipo (vedi oltre). Bisogna pensare prima di rispondere, non essere impulsivi.
Cercare di posticipare le NON conoscenze, in modo da conquistare prima la
fiducia dell'interlocutore, poi eventualmente dichiarare anche i titoli che
non si possiedeno per quel determinato lavoro. NON MENTIRE. Evidenziare comunque
che molte cose le si possono acquisire, puntare sulla volontà di imparare.
Fate domande
Le domande
ricorrenti
Provate a rispondere prima di presentarvi al colloquio, non esistono risposte ideali, l'importante è essere preparati a rispondere.
Che cosa sa della nostra azienda?
Mi parli di lei
Quali sono i suoi punti di forza?
Quali sono i suoi punti deboli?
Vedo che non ha alcuna esperienza in questo settore
Dove si vede tra 3-10 anni?
Perchè ha scelto proprio quest'azienda?
Si definirebbe più una persona di pensiero o di azione?
Quali hobby pratica?
Che cosa legge, qual è l'ultimo libro che ha letto?
Cosa le interessa maggiormente nella posizione che le proponiamo?
Ha mai dovuto rispettare delle scadenze? Se sì mi faccia degli esempi.
Mi faccia un esempio di una decisione che ha preso e che ha portato dei vantaggi all'organizzazione per la quale lavorava?
Perchè ha impiegato tanto ha laurearsi?
Perchè si sente la persona adatta a questa posizione?
Ha effettuato viaggi all'estero?
Pensa di essere in grado di dirigere un'equipe?
Preferisce lavorare da solo o in gruppo?
E' fidanzato?
Quale dovrebbe essere il suo stipendio?
Vuole aggiungere qualche cosa alla fine del colloquio?
Ha qualche domanda?
---- Fonte: Careers Service - Via Zamboni,
16 - 40126 Bologna (051-272618)----
Un ultimo consiglio : andate pure anche ai colloqui per i quali non vi sentite i più adatti, può comunque essere un'esperienza, un modo per cominciare a mettere in pratica tutta questa teoria sui colloqui, in modo che quando si presenterà l'occasione che aspettavate, non la perderete per inesperienza o incapacità di proporvi ad un colloquio.
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